Chat del 25 Maggio 2021 dalle 19:08:55 alle 19:36:25
- Marco BARACCA
- buona sera prof
- Arashpreet SINGH
- Buona sera prof
- Stefano SALVI
- Bene. Ci siamo. Siete gli utlimi, quindi posso anche fermarmi qualche minuto in più (non ho gli altri che premono).
- Marco BENATTI
- Buonasera
- Marco BARACCA
- va bene grazie prof
- Marco BENATTI
- Siamo in pochi
- Stefano SALVI
- Nessuna domanda? (e solo in quattro?)
- Marco BARACCA
- io ho mandato il link prof, sto provando a far entrare gli altri
- Simone COCCHI
- io prof
- Arashpreet SINGH
- Prof potrebbe rispiegarmi le librerie
- Simone COCCHI
- ho una domanda
- Stefano SALVI
- Arashpreet ti ah preceduto. Intanto rispondo a lui...
- Simone COCCHI
- quali sono le categorie di istruzioni? che mi confondo
- Marco BENATTI
- Cocchi domanda più generale no eh ahaha
- Simone COCCHI
- solo i tipi quali sono e basta
- Marco BENATTI
- Prof dopo Anch\'io ho una domanda
- Stefano SALVI
- Le librerie sono ARCHIVI di FILE OGGETTO. Se io ho una serie di sorgenti, di cul un buon nu mero contenenti delle funzioni utili, metto le funzioni utili nell\'archivio e dico al linker QUELLO CHE NON TROVI CERCALO NELL\'ARCHIVIO. Devo rpocedere o hai già capito dove arrivo a finire?
- Cocchi: trasferimento dati; aritmetico/logiche; Input/output (solo se non I/O mappato); trasferimento del controllo; controlo della CPU.
- Simone COCCHI
- ah ok va bene
- grazie
- Stefano SALVI
- Benatti?
- Arashpreet SINGH
- Quindi se sono nel file oggeto li uso da lì altrimenti lo cerco negli archivi dove ho salvato prima tutte le funzioni?
- Simone COCCHI
- ma quindi prof un\'ipotetica domanda sulle categorie di istruzioni può essere che lei ci da una definizione e noi dobbiamo capire di che tipo si tratta?
- Stefano SALVI
- Arashpreet: si, è quello il concetto, poi i particolari di indici, tabelle ecc. li dovresti sapere o ricostruire.
- Arashpreet SINGH
- ok grazie prof
- Stefano SALVI
- Cocchi: si, ad esempio.
- Simone COCCHI
- ok
- Marco BENATTI
- Io prof volevo chiederle perché l\'assembler fa due giri per assemblare?
- Stefano SALVI
- Ma gli altri che fine hanno fatto?
- Simone COCCHI
- hanno la sindrome di stoccolma
- Marco BARACCA
- non lo so purtroppo prof
- prof magari avevano domande ma non capisco perchè non entrano, non so nemmeno dove siano finiti
- Stefano SALVI
- Benatti: l\'assemblatore deve fare due giri per il codice sorgente perché spesso le label sono inserite più avanti di dove devono essere usate come parametro (vedi ad esempio l\'IF). A questo punto prima mi leggo il sorgente, trovo tutte le label e gli do il valore, dopo quando so tutti i valori posso rileggere il sorgente e compiare l\'eseguibile.
- Eh, Baracca, non è certo colpa tua...
- Marco BENATTI
- I label sono i punti del codice che contengono i valori da sostituire ai parametri, giusto prof ?
- Marco BARACCA
- prof ora che ci penso ho anche io una domanda, magari è un pò banale ma per me non lo è
- Stefano SALVI
- Benatti: potrebbe essere giusto, ma non lo trovo chiaro. Le label servono per contrasegnare punti nella memoria (nel codice o nei dati), in modo da potercisi poi riferire con i nomi (le label) invece che con il loro indirizzo. Vengono registrate, con i loro valori, nella tabella dei simboli.
- Marco BENATTI
- Ahh ho capito prof
- Stefano SALVI
- Baracca? Domanda?
- Marco BENATTI
- Potrebbe spiegarmi l\'esempio del if per capirlo completamente?
- Marco BARACCA
- tra le categorie di istruzione che abbiamo visto ci sono: trasferimento dati, aritmetico logiche, I/O, trasferimento del controllo, controllo della cpu. Ma tra tutte queste c\'è anche l\'I/O mappato o possiamo escuderlo?
- ecco prof era lunga da scrivere
- Marco BENATTI
- L\'i/o mappato cambia quelle di input output
- Marco BARACCA
- ok grazie
- Stefano SALVI
- Baracca: prendiamo un IF semplice, senza l\'else: se la condizione e vera, eseguo l\'istruzione successiva, e continuo. Se invece la condizione è falsa devo saltare tutte le istruzioni che seguono ed andare alla prima istruzione dopomla }. Il problema è che quando traduco l\'IF, non so a che indirizzo andrà a finire la }...
- Alessio GOGO
- scusi il ritardo prof, non mi andava il link
- Stefano SALVI
- (la risposta prima era per Benatti...)
- Marco BENATTI
- Ah ho capito
- Stefano SALVI
- Baracca: c\'è l\'IO, ma solo nel caso di spazi di indirizzamento separati. Nel caso di I/O mappato le celle di I/O sono mischiate a quelle di memporia, quindi indistinguibili. PEr colloquiare con l\'I/O utilizzerò quindi delle normali istruzioni di trasferimento dati.
- Marco BARACCA
- e prof invece i metodi di indirizzamento sono intrinseco, immediato, diretto, indiretto e indicizzato giusto? mi è venuto anche questo dubbio
- va bene prof ora ho capito
- Stefano SALVI
- Strano, Gogo, ti avevo visto comparire in chat prima, quando c\'era la quarta. poi sei sparito.
- Alessio GOGO
- appunto pensavo non andasse per quel motivo
- Stefano SALVI
- Baracca: mancano gli ultimi tre: registro, stack e relativo.
- Marco BARACCA
- ah va bene grazie
- Stefano SALVI
- Beh, Gogo, meglio tardi che mai. Hai domande?
- Alessio GOGO
- nono nessun domanda per ora
- Marco BARACCA
- io prof sto guardando tra le slide per vedere se ne ho altre ma per ora no
- Stefano SALVI
- Bene! Ti lascio ancora un po\' per guardare, poi ci salutiamo.
- Arashpreet SINGH
- Prof potrebbe dirmi quale differenza c\'è fra un trasferimento del controllo normale da uno condizionato
- Stefano SALVI
- Singh: un trasferimento di controllo "normale" - incondizionato, avviene sempre. Un esempio è quelloc he succede alla graffa di chiusura di un FOR o di un While; un trasferimento condzionato invece avviane solo se si verifica una certa condizione, altrimenti si continua eseguendo lìistruzione successiva come se il salto non ci fosse; un esempio è il salto alla graffa di chiusura di un IF, che si fa solo se la condizione è falsa. La falsità o meno della condizione viene dedotta dal valore dei flag dolp averla calcolata.
- Marco BARACCA
- io prof ho finito le domande, mi sembra tutto chiaro guardando tra i file
- Stefano SALVI
- Ottimo. Allora possiamo salutarci.
- Buona cena, buon riposo e in bocca al lupo.
- Alessio GOGO
- arrivederci prof
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